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il perché di questo nome

  • Maggio 26, 2017 11:39

Il termine corbelleria, che significa “grosso sproposito, sciocchezza, stupidaggine”, deriva da corbello, che è un “recipiente rotondo, di media grandezza, fatto di stecche di legno o di vimini”, ma anche, per somiglianza formale e in un’accezione volgare, “testicolo” (non mi rompere i c.!). Si chiamava corbello petriere il “cesto che, riempito di ciottoli e granate, si lanciava sul nemico dall’alto delle mura”, mentre corbeille, preso in prestito dal francese, indica un “omaggio floreale vistosamente confezionato in un cestino”.

Forse, far cesti oggi è una corbelleria, forse è un (piccolissimo) atto di resistenza contro l’assedio, su scala mondiale, della plastica, forse è un omaggio (non floreale, ma vegetale) a un’arte millenaria.

In ogni caso, intrecciamo.

corbellerie@autistici.org